Tenebroso e suadente, Brian Molko è il cantante e chitarrista della band alternative rock Placebo. Tra musica e vita privata, ecco chi è.
Cantante e musicista dall’anima malinconica e ombrosa, Brian Molko ha raggiunto il successo con il gruppo dei Placebo, tra i massimi esponenti del rock alternativo contemporaneo e figlio dello stile creato dai The Cure e David Bowie. Tra la musica, la dipendenza dalle droghe e l’impasse con la premier Meloni, ecco cosa sappiamo di lui.
Brian Molko: la biografia
Brian Molko è nato a Bruxelles, in Belgio, il 10 dicembre 1972 (è quindi del segno zodiacale del Sagittario), da madre scozzese e padre italo-francese. Quest’ultimo, in particolare, era un banchiere internazionale, e quindi si è dovuto spostare di frequente per lavoro: dopo aver conosciuto la moglie a New York e aver accolto il secondo figlio nella capitale belga, si trasferisce con la famiglia in Libano e in Liberia, per poi fare ritorno in Belgio e stabilirsi infine a Sandweiler, nel Lussemburgo.
Brian cresce con il fratello maggiore Stuart, scomparso nel 2022, e vede la sua giovinezza scombussolata da diversi problemi: innanzitutto, il divorzio dei genitori, ed in secondo luogo il bullismo, di cui è vittima nella Scuola europea che frequenta e che lo costringe ad iscriversi in un altro istituto.
E’ all’American International School of Luxembourg che conosce Stefan Olsdal, suo futuro compagno nella musica, ma i due non diventano amici in questo momento. Brian prosegue per la sua strada, imparando a suonare la chitarra da autodidatta e trasferendosi a Londra per studiare Teatro e Arti Drammatiche al Goldsmiths College, dal quale si laurea nel 1993.
Brian Molko: la carriera
Londra, stazione metropolitana di South Kensington: Brian ritrova per puro caso il compagno di scuola Stefan, e i due decidono di mettere su una band insieme al batterista Robert Schultzberg – in seguito sostituito da Steve Hewitt e Steve Forrest. E’ il 1994 e ha così inizio la storia dei Placebo, una delle band di maggior successo nella scena alternativa, nota per il suo stile unico che mescola rock, glam, punk e musica elettronica, capace di alternare brani molto forti a ballate dolci.
Portati alla ribalta da David Bowie, che li sceglie per aprire i suoi concerti, i Placebo si affermano nel panorama musicale e arrivano a vendere 13 milioni di copie, con i loro dischi, da Without you I’m nothing, a Sleeping with Ghosts, a Never let me go, che affrontano diverse tematiche, tra amore, droga, disagi e trasgressione.
Molko ha inoltre collaborato più volte col mondo della moda, facendo da testimonial a Marc Jacobs nel 2021 e lavorando al fianco di Kate Moss.
Brian Molko: la vita privata
Il frontman dei Placebo ha avuto una relazione di sei anni, dal 2002 al 2008, con la fotografa Helena Berg, dalla quale ha avuto un figlio, Cody Jet, nato l’8 settembre 2005. Dichiaratamente bisessuale, sembrerebbe – a quanto riportato dal Belgian Sun-Times – che sia in procinto di convolare a nozze con la sua nuova fidanzata.
La dipendenza dalle droghe e la malattia
Nel 1997, Molko ammette in un’intervista al settimanale Kerrang! che l’eroina è probabilmente l’unica droga che non ha ancora provato. Il cantante ha in effetti avuto problemi di dipendenza da alcol e droga per buona parte della sua vita, ed ha capito solo col tempo che ciò era legato al disturbo di salute mentale di cui ha scoperto di soffrire, la depressione clinica. Nel 2016, ha dichiarato di essersi completamente disintossicato.
I problemi con Giorgia Meloni e quell’episodio a Sanremo
Nel luglio 2023, dal palco del Sonic Festival di Stupinigi, Brian Molko si è scagliato pesantemente contro il Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, definendola “razzista, fascista, nazista”. A seguito di tale episodio, è stato aperto un fascicolo conoscitivo per vilipendio a suo carico.
Il musicista non è però estraneo a polemiche in suolo italiano: memorabile è infatti l’esibizione dei Placebo sul palco del Festival di Sanremo nel 2001, quando, sul finire del brano Special K, Molko ha voluto spaccare un amplificatore con la sua chitarra, generando fischi dal pubblico in sala. Non contento, ha deciso di congedarsi con un dito medio rivolto alla telecamera.